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I rischi di un circolante sempre più vecchio

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Età media di 12 anni e 3 mesi.

Due anni di pandemia, recessione economica e guerra hanno fatto registrare un segno fortemente negativo sul ricambio del parco circolante, ma anche sulla manutenzione dell’auto come confermano i dati dell’indagine Vacanze Sicure condotta dal Servizio Polizia Stradale, in collaborazione con Assogomma. In Italia risultano immatricolate quasi 40 milioni di vetture con un’età media di 12 anni e 3 mesi, ma sono quasi il 60% quelle con oltre 10 anni di età e purtroppo queste percentuali sono in continuo peggioramento. L’età media del campione di vetture controllate è più giovane della media nazionale e si attesta a 9 anni e 10 mesi, quindi dovrebbe mostrare una migliore condizione. Nelle regioni oggetto di indagine sono immatricolate 17 milioni di vetture pari al 43,5% del totale nazionale (Fonte ACI 2021).

Il mercato dell’auto è a picco con una tendenza in ulteriore peggioramento negli ultimi mesi. Il risultato del primo semestre del 2022 chiude con un calo del 22,7% sullo stesso periodo del 2021. Questi dati fanno prevedere un possibile calo del 30% delle immatricolazioni in Italia nel 2022, riportandoci ai valori di fine anni ’60.

“E’ evidente che gli incentivi all’acquisto di nuove vetture non sono sufficienti a stimolare il rinnovo del parco macchine, che purtroppo continua ad essere sempre più vetusto, perché gli italiani non hanno sufficienti disponibilità economiche” spiega Fabio Bertolotti direttore di Assogomma “E’ quindi necessario prevedere anche incentivi per la manutenzione dei veicoli con una particolare attenzione a quei dispositivi che hanno una rilevanza fondamentale per la sicurezza stradale come ad esempio pneumatici e freni. Nei mesi scorsi si era ventilata l’introduzione di un bonus per l’acquisto di pneumatici per auto di classi A o B con vantaggi fino al 7% in meno sul consumo di carburante e fino al 30% in meno sullo spazio di frenata su bagnato. Tutto ciò con effetti positivi sull’ambiente e sulla sicurezza stradale. Questa agevolazione è stata ritirata per mancanza di fondi ma contestualmente il Governo si è espressamente impegnato a concedere questi incentivi. Speriamo che questa promessa venga onorata al più presto nell’interesse di tutti».

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